Partiamo da una domanda: è necessario avere pagina Facebook aziendale?
La risposa è “no”, ma è bene tenere a mente un aspetto molto importante: con oltre 3 miliardi di utenti attivi al mese – circa il 37% della popolazione mondiale – Facebook è una delle piattaforme social più conosciute e utilizzate a livello globale, Italia compresa.
Sono passati più di 20 anni dal rilascio della prima versione, e oggi è davvero difficile trovare qualcuno che non abbia almeno un profilo sul social di Mark Zuckerberg.
Discorso simile – se non addirittura identico, anche solo per banali questioni di moda – per le imprese, i personaggi pubblici e le istituzioni, che con le loro pagine pubblicano quotidianamente contenuti di ogni tipo: da semplici locandine commerciali a video promozionali, da notizie di settore a informazioni riguardanti iniziative ed eventi.
Se avete appena portato la vostra attività sul “social blu”, eccovi la nostra guida alle 4 cose da fare (+1 da non fare) dopo aver creato una pagina Facebook aziendale.
Sommario
Nominare un secondo amministratore
Oltre che per la sua capillare diffusione e la grande varietà di contenuti pubblicabili, Facebook è noto anche per alcune “libere iniziative” non proprio apprezzabili, come l’improvvisa chiusura di profili personali o la loro temporanea limitazione.
Può capitare, ad esempio, che a seguito della pubblicazione di contenuti considerati non conformi alla piattaforma, Facebook decida di rimuovere il profilo dell’utente incriminato o di limitare la sua capacità di azione per un certo periodo di tempo.
Vista questa spiacevole evenienza, è importante, una volta creata la pagina Facebook aziendale, nominare un altro amministratore e concedergli i pieni poteri sulla stessa.
Creare una pagina per i test e gli esperimenti
Visto che nessuno nasce “imparato” e che i formati di post e storie cambiano di continuo, è buona norma creare una pagina Facebook di test in cui fare prove ed esperimenti, per poi replicare i risultati più convincenti sulla pagina principale.
Non solo: se terminata la creazione della pagina decidiamo di non pubblicarla, la stessa risulterà totalmente invisibile agli utenti, rivelandosi un’ottima risorsa in cui raccogliere idee, bozze e prototipi pronti per essere personalizzati e condivisi.
Collegare le altre risorse social aziendali
Quanto sarebbe bello se, una volta atterrato sulla nostra pagina Facebook aziendale, l’utente potesse scoprire, visitare e seguire anche gli altri canali social dell’azienda?
Ebbene, questo non solo è possibile, ma è anche semplicissimo da fare: è sufficiente, infatti, raggiungere la scheda “Informazioni” e, all’interno della sezione “Siti Web e link social”, inserire gli indirizzi o i nomi utente degli altri canali social dell’azienda, come il profilo TikTok e quello di X (ex Twitter), la pagina Instagram e il canale YouTube.
Inserire questi collegamenti permette di indirizzare il pubblico verso le piattaforme social in cui l’organizzazione è presente, favorendo la crescita dei fan e dei follower.
Attivare il filtro volgarità dei commenti
Su Facebook, si sa, c’è un sacco di gente che si diverte a lasciare commenti offensivi o insultanti, spesso infarciti di parolacce e imprecazioni di ogni estrazione e genere.
Onde evitare che i propri post si trasformino in delle “cloache digitali”, è bene agire di astuzia e attivare l’utilissimo “filtro volgarità” messo a disposizione da Facebook.
Grazie a questa fondamentale funzione, quando un utente proverà a postare oscenità o male parole, la pubblicazione del commento verrà automaticamente sospesa, così che siate voi a decidere se renderlo visibile a tutti o eliminarlo definitivamente.
Non invitare a mettere “Mi piace” alla pagina
Ci sono passato anche io: prima di cominciare a occuparmi di Social Media Marketing e Advertising a livello professionale, ogni volta che aprivo una nuova pagina Facebook mi precipitavo a invitare tutti i miei amici, parenti e conoscenti a mettere “Mi piace”.
Pur comprendendo il desiderio di vedere apprezzati i propri progetti e le proprie idee, col tempo e la pratica ho capito che non c’è cosa più sbagliata che invitare le persone a seguire pagine e profili social che, di loro spontanea volontà, non seguirebbero.
Facciamo un esempio: io potrei anche invitare mia madre o mia sorella a mettere “Mi piace” alla pagina Facebook di Ammodino, e sono certo che lo farebbero. Sono altrettanto sicuro, però, che temi come il digitale, l’export e la finanza agevolata non sono di loro interesse e che, di conseguenza, ignorerebbero tutti i post a riguardo.
Questo, dunque, il motivo per cui non bisogna invitare persone non in target a seguire i propri canali social. La loro inattività, infatti, finirebbe col danneggiare la visibilità dei contenuti postati, la cui diffusione dipende proprio dall’interazione degli utenti.
Più fan/follower interessati ai vostri temi avrete, meglio performerà la pagina Facebook aziendale. Tutti gli altri (amici, parenti, conoscenti, ecc.) lasciateli pure da parte.
Facebook aziendale: i nostri servizi
Se sei alla ricerca di un team di professionisti che si occupi di creare e gestire la tua pagina Facebook aziendale, scrivici all’indirizzo info@ammodino.it o compila il modulo di contatto che trovi qui sotto: analizzeremo il tuo progetto, proponendoti la migliore strategia per portare visibilità e nuove opportunità di business alla tua azienda.
 
                     
                       
                       
                       
                       
                       
                       
                       
                       
                       
                       
                      