Introdotta con la legge n. 388/2000, la formazione finanziata è una modalità di finanziamento che permette alle imprese di accedere a risorse economiche da destinare alla qualificazione e l’aggiornamento delle competenze dei dipendenti.
Si tratta, quindi, di un importante strumento strategico, il quale consente alle aziende di investire nella crescita professionale dei collaboratori, migliorandone la produttività, la motivazione e la capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato.
Al fine di e chiarire ogni possibile perplessità o dubbio, in questo articolo vedremo come funziona la formazione finanziata, in cosa consistono i Fondi Interprofessionali, quali sono le attività formative finanziabili e come vengono erogati i finanziamenti.
Formazione in azienda: perché è importante
La formazione aziendale è da sempre considerata un fattore chiave per il successo di un’impresa, specie in un contesto competitivo e dinamico come quello europeo.
Tra i benefici legati alla formazione aziendale, vale la pena ricordare che, attraverso l’attivazione e lo svolgimento di percorsi formativi mirati, l’azienda ha la possibilità di:
- sviluppare le competenze tecniche, trasversali e comportamentali dei dipendenti, aumentando il loro livello di professionalità e di efficienza
- favorire l’innovazione e la creatività, stimolando la ricerca di soluzioni originali e efficaci ai problemi aziendali
- incrementare la soddisfazione e la fidelizzazione dei dipendenti, rafforzando il senso di appartenenza e di identificazione con l’azienda
- ridurre il turnover e l’assenteismo, migliorando il clima organizzativo e la qualità del lavoro
- accrescere la competitività e la reputazione dell’azienda, differenziandola dai concorrenti e rendendola più attrattiva per i clienti e i potenziali candidati
Come funziona la formazione finanziata
Prima di vedere quali sono le attività finanziabili attraverso la formazione finanziata, è bene ricordare che la stessa è una forma di finanziamento pubblico, la quale trova fondamento nel principio della contribuzione obbligatoria a opera delle imprese.
Come chi si occupa di finanza agevolata sa, infatti, ogni azienda è tenuta a versare all’INPS una quota percentuale della propria massa salariale, il cui importo viene accantonato in un fondo espressamente dedicato alla formazione dei lavoratori.
Tale fondo non è a disposizione dell’impresa, ma viene gestito dai cosiddetti Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la Formazione Continua, ovvero enti costituiti da rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali.
I Fondi Interprofessionali hanno il compito di erogare i finanziamenti alle imprese che presentano progetti formativi, in base alle modalità e i criteri definiti dal singolo Fondo.
Quali sono le attività formative finanziabili
La formazione finanziata può coprire una vasta gamma di attività formative, le quali possono riguardare sia le competenze specifiche del settore di appartenenza dell’impresa, sia le competenze trasversali e generali, utili a tutti i lavoratori.
Tra le tipologie di formazione finanziabili, vale la pena ricordare:
- corsi di lingue straniere, informatica, sicurezza sul lavoro, normativa, ecc.
- master, corsi di specializzazione, aggiornamento professionale, ecc.
- attività di e-learning, webinar, videoconferenze, ecc.
- percorsi di coaching, mentoring, counseling, ecc.
- seminari, workshop, convegni, ecc.
Infine, la formazione finanziata può essere realizzata sia in modalità interaziendale, ovvero con la partecipazione dei dipendenti di imprese differenti, sia in modalità aziendale, cioè con la partecipazione dei dipendenti di un’unica impresa.
Come vengono erogati i finanziamenti
Accedere ai finanziamenti della formazione finanziata è piuttosto semplice: tutto quello che bisogna fare è presentare domanda al Fondo Interprofessionale di riferimento, avendo cura di allegare i dettagli del progetto formativo che si intende realizzare.
In particolare, ogni progetto deve contenere le seguenti informazioni:
- gli obiettivi, i contenuti, la durata, i destinatari, i docenti, i costi e le modalità di verifica dell’attività formativa
- la coerenza tra il fabbisogno formativo e le esigenze dell’impresa, del settore e del territorio
- la sostenibilità economica e finanziaria del progetto
- l’impatto atteso in termini di miglioramento delle competenze, della produttività e della competitività dell’impresa
Effettuato l’invio, il Fondo Interprofessionale valuta la domanda e assegna il finanziamento sulla base dei propri criteri e della propria disponibilità di risorse.
Come le aziende e gli enti di formazione ben sanno, i finanziamenti possono coprire in parte o del tutto i costi diretti e indiretti della formazione, come ad esempio:
- i costi di progettazione, organizzazione, gestione e rendicontazione dell’attività formativa
- i costi dei docenti, dei materiali didattici, delle attrezzature, delle strutture, dei servizi, ecc.
- i costi di sostituzione dei dipendenti in formazione
L’accantonamento INPS: cos’è e che ruolo ha
Come accennato qualche paragrafo addietro, con l’espressione “accantonamento INPS” si intende la quota percentuale della massa salariale che le imprese devono versare all’INPS per alimentare il fondo per la formazione finanziata.
È importante sapere che tale quota non è uguale per tutti, ma varia a seconda della dimensione dell’impresa e del settore a cui la stessa appartiene:
- per le imprese con più di 50 dipendenti, l’accantonamento INPS è pari allo 0,30% della massa salariale
- per le imprese con meno di 50 dipendenti, l’accantonamento INPS è pari allo 0,50% della massa salariale
- per le imprese appartenenti ai settori dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi, l’accantonamento INPS è pari allo 0,40% della massa salariale
L’accantonamento INPS viene versato mensilmente, quindi insieme agli altri contributi previdenziali. Effettuato il versamento, l’INPS trasferisce le somme accantonate ai Fondi Interprofessionali, i quali le utilizzeranno per finanziare i progetti formativi.
A tale proposito, vale la pena ricordare che, oltre ad attingere dall’accantonamento INPS, alcuni Fondi Interprofessionali erogano risorse a fondo perduto attraverso specifici bandi, arricchendo la disponibilità economica destinabile alla formazione.
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