Capita spesso che imprenditori navigati ma poco avvezzi al digitale o, al contrario, aziende neo-costituite e pronte ad aggredire la Rete decidano, a un certo punto, che è arrivato il momento di portare la propria attività online.
In quella che è una comprensibile e quanto mai scusabile confusione iniziale, tra le proposte più “stravaganti” avanzate dai CEO di oggi e di domani c’è quella di non impegnarsi nella realizzazione di un sito web aziendale, ma concentrare la presenza digitale del proprio brand solo ed esclusivamente sulle piattaforme social.
In pratica, l’inarrestabile diffusione dei Social Network – signori e padroni del nostro tempo e della nostra attenzione negli ultimi 10 anni – e la crescente versatilità delle pagine social, hanno fatto sì che, oggi, molti imprenditori non vedano alcuna utilità nel disporre di un sito Internet aziendale, preferendo affidare il 100% della presenza online del proprio brand a pagine Facebook, profili Twitter, canali YouTube e via discorrendo.
Siamo sicuri, però, che questa sia davvero la scelta migliore? Quali rischi si corrono consegnandosi – o meglio, consegnando la propria impresa – nelle mani di Meta & Co.?
Scopriamolo insieme…
Digitale fai da te? No sito web? Ahi, ahi, ahi, ahi!
Premesso che chiunque abbia in mano la vita di un’azienda ha il pieno diritto di scegliere ciò che è meglio per lei e per il proprio business, c’è da domandarsi se coloro che accarezzano l’idea di rinunciare al sito web aziendale siano consapevoli dei rischi e le menomazioni – in termini di visibilità e solidità del brand – a cui vanno incontro.
Tra le numerose criticità legate a questa scelta, vale la pena citarne almeno un paio:
- Disporre di sole pagine social significa mettere le tende a casa d’altri, e quindi dipendere dalle loro regole, le loro scelte e i loro capricci.
Quello che molti non sanno o non vogliono capire è che, anche se una pagina è a nome della propria azienda e si riveste il ruolo di amministratori, questa è comunque di proprietà della piattaforma in cui è ospitata. Ciò significa che il Mark Zuckerberg (CEO di Meta, e quindi di Facebook e Instagram) o il Satya Nadella (CEO di Microsoft, e quindi di LinkedIn) di turno è l’unico ad avere il potere di decidere della vita e la morte della vostra pagina aziendale.
Dato questo, se un giorno il buon Mark o il buon Satya si svegliano con la luna storta e decidono di chiudere la “vostra” pagina social – magari aperta da anni, con centinaia di post pubblicati e migliaia di fan/follower al seguito – possono farlo, e nessuno può fare niente per impedirglielo.
Il risultato, quindi, sarà che tutto il lavoro che avete fatto verrà spazzato via in un nanosecondo, e con esso la presenza online della vostra azienda. Così, in una nube polverosa in stile Willy il coyote fatta di lacrime e bestemmie.
Se, poi, siete convinti che un evento del genere non possa colpirvi, andate a vedere cosa è capitato alle pagine delle librerie Ubik qualche tempo fa…
- Essere presenti solo sui Social Network significa, di fatto, rinunciare alla possibilità che gli utenti scoprano la propria azienda attraverso ricerche lanciate su Google, Bing e gli altri motori di ricerca.
Se da un lato, infatti, le pagine Facebook, i profili Twitter e le altre risorse social vengono tranquillamente indicizzate da Big G e i suoi competitor, dall’altro le stesse vengono collocate in angoli remoti alla SERP (Search Engine Results Pages), ed è quindi estremamente difficile che un utente scorra così tanti risultati di ricerca da finire col trovarle e cliccarci sopra.
Al contrario, un sito web ben realizzato, forte di un’ottimizzazione SEO (Search Engine Optimization) degna di questo nome e infarcito di contenuti di valore ha ottime possibilità di essere collocato tra i primissimi risultati di ricerca.
Provate a vedere, ad esempio, quali posizioni occupa il sito di FOL.it – Internet Service Provider per cui abbiamo realizzato il sito web aziendale, curiamo il blog e gestiamo i canali social – cercando connessione dedicata su Google…
Mica male, eh?
Ecco, se deciderete di rinunciare al vostro sito corporate, dimenticatevi un risultato del genere, perché solo chi conosce il nome della vostra azienda e sta cercando esattamente voi riuscirà a trovarvi attraverso una ricerca. Tutti gli altri, invece, finiranno sul sito di qualche vostro competitor. Parola di lupetto.
Come detto all’inizio di questo lungo paragrafo, questa è solo una piccola parte dei rischi e le menomazioni a cui si espone un’azienda sprovvista di sito Internet.
L’elenco completo, infatti, richiederebbe la scrittura di un articolo decisamente più esteso e complesso, nel quale si parli anche delle difficoltà legate al SEM (Search Engine Marketing) e al SEA (Search Engine Advertising), nonché delle ovvie ripercussioni dal punto di vista dell’immagine e della reputazione del brand.
Per il momento ci fermiamo qui. Poi, magari, approfondiremo ulteriormente.
La presenza online parte dal sito web
Ad Ammodino ci siamo dati una regola: prima il sito web, poi tutto il resto.
Perché è impensabile, oggi, che un’impresa “seria” – o che vuole essere considerata tale – possa muoversi nel mondo digitale senza un proprio sito web aziendale.
Dato questo, se condividete le valutazioni fatte finora e desiderate portare la vostra impresa online, non vi rimane che inviarci un’email all’indirizzo info@ammodino.it, oppure scriverci attraverso il modulo di contatto che trovate qui sotto.
Non è mai troppo tardi per fare le cose per bene.