Se avete deciso di aprire la vostra azienda ai mercati esteri, allora avrete sicuramente sentito parlare della figura dell’Export Manager. O almeno così dovrebbe essere.
Quando ci si appresta ad affacciarsi sul mercato internazionale, infatti, non è possibile improvvisare, ma è necessario avvalersi del supporto di un professionista che definisca una chiara strategia di export, la implementi e la traduca sul piano operativo.
L’Export Manager – o Temporary Export Manager, nel caso in cui venga ingaggiato solo per un determinato periodo – è, quindi, il consulente esperto in mercati esteri che ha il compito di accompagnare le aziende nel loro percorso di internazionalizzazione.
Come lavora un Export Manager?
Tra le prime e più importanti attività svolte da un Export Manager, l’analisi dei competitor e la definizione dei mercati-obiettivo occupano un posto di primo piano.
Nello svolgere le stesse, infatti, l’Export Manager si occupa di:
- studiare i concorrenti nazionali ed esteri
- individuare i trend del mercato
- valutare se l’investimento può portare effettivi benefici all’azienda
Come facilmente intuibile, lo scopo di questa prima e fondamentale analisi è quello di individuare i prodotti/servizi più appetibili per i diversi mercati-obiettivo, nonché identificare la migliore strategia di ingresso per ognuno degli stessi.
L’Export Manager e i rapporti con l’estero
In qualità di esperto di internazionalizzazione, l’Export Manager si occupa anche di individuare i prospect più interessanti, contattarli e allacciare relazioni commerciali.
Collaborare con partner esteri affinché facciano da dealer è molto importante, in quanto evita all’azienda di dover investire nella costruzione di filiali e uffici esteri.
Dal punto di vista delle performance, un Export Manager competente è in grado di relazionarsi coi partner stranieri cogliendo le abitudini di consumo dei diversi mercati, così da poter porre le basi per la nascita di rapporti commerciali stabili e soddisfacenti.
L’Export Manager come mediatore culturale
Al fine offrire un supporto completo, è bene che l’Export Manager abbia maturato anche una solida esperienza in materia di marketing e promozione commerciale.
Vero è, infatti, che per esportare prodotti e servizi con successo non è sufficiente padroneggiare la lingua del Paese oggetto dell’operazione, ma bisogna anche conoscerne i principi e gli usi commerciali.
Questo, da un certo punto di vista, avvicina la figura dell’Export Manager a quella del mediatore culturale, rendendolo un elemento cardine dello sviluppo internazionale.
L’Export Manager in sintesi
Volendo riassumere quanto visto finora, possiamo affermare che l’Export Manager è una figura indispensabile per l’internazionalizzazione di un’azienda e che per essere realmente utile è necessario che possieda numerose competenze e capacità, tra cui:
- la conoscenza dei mercati esteri
- la padronanza delle lingue straniere
- la conoscenza dei processi di export e internazionalizzazione
- la conoscenza delle tecniche di marketing e promozione
- la dimestichezza con le consuetudini commerciali
- la capacità di instaurare partnership
- la capacità di negoziazione
Internazionalizzazione d’impresa: i nostri servizi
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